Le imprese storiche italiane nell’obiettivo di Thomas Quintavalle
Il fotografo che cattura la storia del nostro Paese
Fonte Articolo: Storie di chi | Autore: Silvia Zanardi
Venezia – Il suo è un viaggio lungo, con qualche deviazione e tante sorprese. È un viaggio che richiede conoscenza e che ti ripaga con il conforto delle cose che resistono, che come alberi secolari rimangono attaccate alle loro radici e se ne restano lì, ferme, a sfidare tempeste e uragani. Il fotografo Thomas Quintavalle vive fra Mestre e Berlino e di questi alberi robusti, che sono le imprese storiche italiane, ferma gli attimi. Attorno a ogni mano che lavora e ogni prodotto che nasce, c’è un piatto di pasta da mettere in tavola, una grappa con cui consolarsi, una campana che suona di domenica e una gondola che inizia a galleggiare.
Da mesi, Thomas Quintavalle gira in macchina da Nord a Sud per conoscere le imprese più antiche d’Italia e immortalare la loro anima, tenuta in vita dalla passione di chi le ha fondate e di quella dei figli, e dei figli dei figli, che le hanno cresciute e difese nel tempo. Il suo progetto si chiama “Imprese storiche” e dal 13 al 21 settembre verrà presentato negli spazi Bomben della Fondazione Benetton. «Per ora sono una quindicina le aziende entrate nel mio progetto, ma la ricerca continua» spiega Quintavalle. «Sono tutti capisaldi del made in Italy con oltre cento anni di storia e diretti dai discendenti delle famiglie che li hanno fondati».
«Non è un caso che questo percorso fotografico nasca in un periodo storico massacrato dagli scandali e dalle incertezze» continua il fotografo. «L’Italia può contare su grandi eccellenze, e vanno tirate fuori. Desidero che lo spettatore apprezzi, attraverso le immagini, l’essenza pulita dei prodotti di qualità, anche se, ad alcuni di essi, non avrà mai accesso diretto».
La Pontificia Fonderia Marinelli, che forse è un po’ il simbolo del viaggio di Quintavalle, è nata nell’anno mille ad Agnone (Isernia), come fonderia delle campane del Papa, ed è la seconda al mondo per anzianità di fondazione. Ma nel progetto “Imprese storiche”, ci sono anche la Torrini, impresa produttrice di gioielli fondata dal capostipite Jacopo nel 1369; la Camuffo di Portogruaro, che costruisce imbarcazioni dal 1438 e che tra i suoi clienti celebri vanta Maometto II e Napoleone; le ceramiche di Ubaldo Grazia, azienda attiva dal 1500, e la laneria Fratelli Piacenza di Pollone, del 1733.
Nel Veneto, ci sono tante altre perle: l’incrollabile Tramontin&Figli, costruttrice di gondole dal 1884; la Bortolo Nardini, che dal 1779 produce acquavite e liquori a Bassano del Grappa; il cantiere nautico Crosera, sorto nel 1855 sulle rive del Piave; il calzaturificio Voltan di Stra, nato nel 1898 come primo calzaturificio a ciclo produttivo industriale d’Italia; e il Lanificio G.B. Conte, fondato a Schio nel 1757 da Giovanni Battista Conte. Nel progetto, ci sono, infine, la bottega Pascucci di Gambettola (Forlì-Cesena), dove si rivive il procedimento affascinante della stampa xilografia fin dal 1826, e il pastificio Fabbri, che in un piccolo borgo nel cuore del Chianti produce pasta dal 1893. «Nei miei scatti catturo due universi apparentemente in antitesi, quello aristocratico del prodotto finale e quello democratico dove operano gli artigiani e gli operai. Sono le due facce in cui si riconosce il paese» racconta Thomas Quintavalle. «Ho cercato di produrre immagini sobrie, depurate da quell’immaginario pretenzioso che è presente in tante pubblicazioni».
Il progetto “Imprese storiche” è stato approvato dal Centro per la cultura d’impresa, che diffonderà una pubblicazione a marzo, e ha ottenuto il patrocinio dall’Aipai (Associazione italiana per il patrimonio archeologico industriale).